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Settimana altalenante per Piazza Affari ma anche per le principali borse internazionali; dopo un inizio decisamente negativo, la Borsa Italiana si è assestata in territorio positivo, chiudendo l’ultima seduta della settimana a +3,4% a 18.700 punti.

La chiusura positiva di Piazza Affari porta una ventata di ottimismo che solo quattro giorni fa era impensabile: tra il 13 e il 17 ottobre il Ftse Mib aveva perso il 2,6%, principalmente a causa del crollo dei titoli bancari. Stesso trend per gli altri indici di Borsa Italiana, anche loro in rosso. Per fortuna, però, la giornata di ieri non è stata negativa e ha permesso ai segmenti di Piazza Affari di riassettarsi in territorio positivo.

A tenere banco in questi cinque giorni sono stati i titoli del settore bancario; la peggiore performance della settimana è stata quella del Monte dei Paschi di Siena, che ha perso il 14,6%; gli esperti sostengono che il calo sia dovuto alla difficoltà nel superare gli stress test predisposti dalla BCE. Nella seduta di ieri, invece, gli altri titoli bancari hanno avuto dei miglioramenti e, nello specifico: Bpm in aumento del 6,78%, Banco Popolare a +7,22%, Mediobanca +5,18%, Intesa Sanpaolo +4,38%, Ubi Banca +4,39% e Unicredit +5,41% .

Settimana difficile anche per Luxottica, che ha perso il 9,4%, che sta attraversando una crisi di governance dopo le dimissioni di Enrico Cavatorta a soli 40 giorni dall’uscita di scena di Andrea Guerra (si veda: Luxottica e la crisi di governance dopo l’addio di Cavatorta).

Bene, invece, Pirelli che ha chiuso la settimana a +6,2%: il gruppo ha annunciato un accordo con la compagnia petrolifera russa Rosneft.

Infine, Fca ha incassato il 4,50% a 7,205 euro dopo la notizia di aver immatricolato nello scorso mese circa 69 mila vetture in Europa con una crescita del 6%.

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