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A seguito della deliberazione da parte del Consiglio di amministrazione di Rcs MediaGroup del lancio di un aumento di capitale per massimi 400 milioni di euro entro luglio 2013, i membri del patto di sindacato Rcs si sono riuniti per discutere tra le altre cose anche di una loro eventuale adesione all’operazione di ricapitalizzazione.

A seguito di tale riunione alcuni dei soci rilevanti del patto hanno fatto sapere che aderiranno all’aumento di capitale per la quota di loro spettanza. In particolare, l’ok all’adesione sarebbe arrivato da Fiat e Mediobanca, inoltre secondo alcune indiscrezioni prive di conferma ufficiale avrebbe dato il suo via libera anche IntesaSanpaolo, mentre sarebbe a rischio l’adesione di Generali.

Al riguardo ricordiamo che attualmente il patto di sindacato di Rcs MediaGroup controlla il 58, 138% del capitale, di cui il 13,7% è nelle mani di Mediobanca (la quota totale di azioni Rcs facenti capo a Mediobanca, incluse anche quelle fuori dal patto, è del 14,20%); il 10,3% di Fiat (quota totale 10,49%); il 7,4% di Efiparind (Pesenti) (quota totale 7,74%); il 5,2% è nella mani di Finsoe (Unipol e Fondiaria Sai) (quota totale 5,46%); il 5,2% di Pirelli; il 4,9% di Intesa Sanpaolo (quota totale 5,06%); il 3,7% di Generali (quota totale 3,95%); il 2% di Simpar (quota totale 2,06%); il 2% di Francesco Merloni (quota totale 2,09%).

Gli altri soci considerati rilevanti ma fuori dal patto di sindacato sono: Giuseppe Rotelli con una quota del 13,03%; Dorint (Della Valle) con l’8,69%; Edizione con il 5,10%; Banco Popolare con il 3,63%; Ubs (per conto terzi) con il 3,52%.

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