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Si è concluso ieri, giovedì 25 giugno, l’aumento di capitale di Banca Carige; nel corso dell’operazione sono state sottoscritte azioni pari al 99,83% del totale dei titoli offerti per un valore di 848,23 milioni di euro. I diritti rimasti inoptati verranno offerti a partire da lunedì 29 giugno in Borsa.

È terminato con successo l’aumento di capitale di Banca Carige (per i dettagli si veda: Banca Carige caratteristiche aumento di captale 2015); l’operazione, iniziata lo scorso 8 giugno, prevedeva l’emissione di circa 726,2 milioni di azioni e durante il periodo di offerta sono stati esercitati circa 103 milioni di diritti in opzione per la sottoscrizione di quasi 725 milioni di nuove azione per un valore totale di 848,23 milioni di euro.

I diritti che risultano non esercitati alla fine del periodo di offerta sono 176 mila; essi danno diritto alla sottoscrizione di 1,23 milioni di nuove azioni, equivalenti allo 0,17 per cento del totale dei nuovi titoli per un valore di circa 1,44 milioni di euro. I diritti non esercitati verranno offerti in Borsa nel corso delle sedute del 29 e 30 giugno e del 1, 2 e tre luglio, salvo chiusura anticipata.

Ricordiamo che il consorzio di garanzia dell’operazione è composto da Mediobanca in qualità di global coordinator e joint bookrunner, Merril Lynch International, Credit Suisse Securities Limited, Deutsche Bank, J.P. Morgan Securities e UniCredit Corporate & Investment Banking in qualità di co-global coordinatoris e joint bookrunners e Banca Akros, Banca Aletti, Equita Sim, Intermonte Sim, Bruyette & Woods in qualità di co-lead managers.

Secondo i rumors, dopo l’operazione di aumento di capitale, i due principali soci del gruppo,  per Malacalza e Volpi, sono saliti rispettivamente al 17 per cento e al 5,5 per cento del capitale della banca ligure.

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