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Sale l’utile semestrale della Banca Popolare di Milano, che ha beneficiato della cessione di una parte delle quote che aveva in Anima Holding. Migliorano anche i multipli patrimoniali. Stabili i proventi operativi del gruppo.

Al 30 giugno 2014 i proventi operativi del gruppo BPM erano pari a 864,3 milioni di euro, una cifra analoga a quella dello stesso periodo dello scorso anno; in particolare, il margine d’interesse risulta in crescita del 3,2 per cento rispetto al 2013.

L’utile netto del gruppo, dopo la contabilizzazione della plusvalenza per la cessione di parte delle quote di Anima Holding, è pari a 191,5 milioni di euro, in crescita dell’81,3% rispetto a quello del primo semestre del 2013.

A fine semestre, la raccolta diretta, ossia i debiti verso la clientela, passività finanziarie e titoli in circolazione, era di 36,92 miliardi, in crescita dell’1,6 per cento rispetto a marzo 2014 e in flessione dell’1,4 per cento rispetto alla fine del 2013. Sempre a fine giugno , l’ammontare complessivo della raccolta indiretta da clientela ordinaria era di 32,17 miliardi, in crescita del 3 per cento rispetto alla fine del 2013.

Al termine della prima parte dell’anno il totale dei crediti dubbi netti era pari a 3,6 miliardi di euro, in crescita rispetto a dicembre ma in lieve flessione rispetto alla fine di marzo 2014, a causa del rallentamento generale della formazione dei crediti dubbi.

Per quanto riguarda i multipli, a fine giugno, il Common Equity Tier 1 ratio risultava all’11,23%, il Tier 1 ratio all’11,84% e il Total capital ratio al 15,67%. Da notare che i coefficienti patrimoniali del gruppo beneficiano della rimozione delle maggiori ponderazioni imposte dalla Banca d’Italia nel giugno 2011 e del successo dell’aumento di capitale di 500 milioni di euro (si veda: Dettagli aumento di capitale Banca Popolare di Milano).

Giuseppe Castagna, amministratore delegato di BPM ha dichiarato che il gruppo ha già accantonato il 50% degli utili conseguiti fino ad adesso per il pagamento dei dividendi sull’anno in corso che avverrà nel 2015, anche grazie alla rimozione completa degli add-on di Bankitalia.

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