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Di frequente gli istituti bancari sono soliti modificare unilateralmente le condizioni contrattuali dei conti correnti, provvedendo ad inviare apposita comunicazione ai propri clienti.

In tal caso, qualora la modifica dovesse risultare poco gradita al correntista, quest’ultimo ha la possibilità di esercitare il diritto di recesso, provvedendo quindi così a trasferire il proprio conto presso altro istituto di credito, o in alternativa può procedere direttamente alla chiusura del conto corrente.

E’ necessario però esercitare tale diritto entro 60 giorni dalla recezione della comunicazione da parte della banca. In tal caso, ricordiamo, la chiusura del conto corrente dovrà avvenire senza penalità e senza spese con l’applicazione, in sede di liquidazione del rapporto, delle condizioni praticate precedentemente la modifica contrattuale.

Come e perchè chiudere un conto corrente? Recesso Conto Corrente
Come e perchè chiudere un conto corrente? Recesso Conto Corrente

Recesso conto corrente: perché si chiude un C/C?

Il rapporto di conto corrente bancario è quasi sempre a tempo indeterminato. Esso è possibile che venga sciolto nel momento in cui vengano meno alcuni presupposti. In questo caso, si parla di recesso operato da una delle parti.

Il recesso viene considerato come una dichiarazione unilaterale ricettizia, che non deve essere espresso in una forma particolare, ma che deve essere portata a conoscenza dell’altra parte e si ritiene conosciuto dal cliente quando pervenga al suo domicilio contrattuale. Essa prevede un preavviso di 15 giorni di cui all’art. 1855 c.c. è di regola sensibilmente ridotto in sede negoziale.

Il contratto di conto corrente si dice chiuso anche quando viene meno il soggetto che lo ha stipulato. Non per forza deve trattarsi di morte, ma anche di interdizione o inabilitazione di una delle parti, sia esso mandante, sia esso mandatario.

Sono anche cause di scioglimento del rapporto il fallimento del correntista e il provvedimento di liquidazione coatta della banca. In questo caso, la banca non è tenuta ad onorare gli assegni presentati in data posteriore a quella in cui il recesso è diventato operante. Grazie anche allo scioglimento del rapporto e alla chiusura del conto vengono meno gli obblighi reciproci delle parti.

Nel caso di chiusura, il saldo a debito o a credito del conto è subito esigibile e fino all’estinzione del debito. Gli interessi invece a credito della banca decorrono allo stesso tasso convenuto.

Come fare per chiudere un conto corrente?   

Come fare per chiudere un conto corrente
Come fare per chiudere un conto corrente

Al fine di chiudere il conto corrente si deve spedire la richiesta alla propria banca dove si è aperto il conto, tramite raccomandata a/r. Nel caso in cui invece, il conto è cointestato a firme congiunte, la richiesta di avvenuta chiusura deve essere fatta in contemporanea da tutti gli intestatari del conto.

Nel caso in cui invece si parla di firme disgiunte, basta solo la richiesta di un solo intestatario. Se si ha anche un deposito titoli nella stessa banca bisogna chiuderlo. Occorre restituire tutte le carte di pagamento tagliate in due e gli assegni inutilizzati. Prima di inviare la richiesta di chiusura meglio aprire il nuovo conto corrente.

FAC-SIMILE RECESSO CONTO CORRENTE

Di seguito proponiamo un fac-simile di lettera di recesso dal conto corrente che dovrà essere inviata alla banca tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento, in modo tale da avere una prova dell’effettiva recezione della comunicazione da parte del destinatario.

FAC-SIMILE RECESSO CONTO CORRENTE

Spett.le ……………………
Via ……………………
Cap …………………… Città ……………………

 

RACCOMANDATA A.R.

 

Oggetto: recesso conto corrente n° ……………………

Il/La sottoscritto/a …………………… …………………… nato/a a …………………… il …………………… e residente a …………………… in via …………………… recapito telefonico ……………………

PREMESSO CHE

il giorno …………………… ho ricevuto vostra comunicazione contenente le nuove condizioni contrattuali applicate a partire dal ……………………

COMUNICA

di volersi avvalere della norma contenuta nell’art. 10 della Legge n. 248 del 4 agosto 2006 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223” (cosiddetto “Decreto Bersani”), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 186 dell’11 agosto 2006, in quanto non ritiene opportuno proseguire il rapporto alle nuove condizioni proposte. Pertanto, il/la sottoscritto/a intende recedere dal rapporto con decorrenza …………………… A tal fine si allegano alla presente le carte bancomat/carte di credito e gli assegni debitamente tagliati.

Il/La sottoscritto/a chiede inoltre che il saldo residuo venga trasferito con bonifico sul conto corrente avente IBAN …………………… intestato a ……………………

Cordiali saluti

Luogo e data

Firma

>>Puoi scaricare la versione PDF della domanda, cliccando qui

Quanto tempo ci vuole per chiudere un conto corrente?

Molto importante da valutare sono anche le tempistiche legate alla chiusura del conto corrente. In molti si chiedono quanto tempo ci voglia per la chiusura del conto dopo la ricezione della lettera. Spesso, a seguito della ricezione della lettera, la banca procede con la chiusura del conto in tempi molto brevi.

Quasi mai gli istituti italiani richiedono oltre 30 giorni. Questi tempi, variano però, nel caso in cui siano collegati al conto corrente carte di credito o altri strumenti di pagamento automatico come il Telepass. In questi casi è possibile che ci voglia più tempo per chiudere il conto ed arrivare anche a 60 giorni lavorativi.

I tempi devono essere comunque conteggiati a partire dalla data di ricezione della lettera.

Attenzione ai moduli messi a disposizione dalle banche stesse

Molta attenzione deve essere fatta anche ai moduli prestampati emessi dalla banca. Molte banche richiedono un modello particolare e quindi non sarebbe utile stampare il modello che noi abbiamo allegato. Queste, infatti, operano in Italia e richiedono l’utilizzo di un modulo specifico per la chiusura del conto, che potrete trovare in banca o anche scaricandolo dal sito della banca.

Le banche, poi, possono anche riservarsi di negare la chiusura del conto nel momento in cui si proceda con la spedizione della lettera che è conforme al loro modulo.

Perché non lasciare mai un conto aperto, anche se è vuoto?

Infine, vale la pena perdere qualche secondo in più e comprendere perché non vale la pena lasciare un conto corrente aperto anche se vuoto. I conti infatti hanno un costo. Questo casto continua ad essere addebitato anche nel caso in cui dovessimo avere saldo negativo. In questo caso si vengono ad innescare dei procedimenti che tra scoperti e interessi costerebbero (dopo pochi mesi) somme davvero importanti.

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1 Commento

  • Santo M.
    Pubblicato 17 Gennaio 2020 00:28

    Molto Utile

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