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Ottimo 2014 per Brembo e la società “premia” gli azionisti con la distribuzione di una cedola extra. All’assemblea verrà proposta la distribuzione di un dividendo di 0,60 euro per azione e un dividendo straordinario di 0,20 per azione per festeggiare i vent’anni della quotazione in borsa.

Grazie alla crescita del 45% dell’utile netto, il Consiglio di Amministrazione del gruppo Brembo proporrà all’assemblea, che si riunirà il prossimo 23 aprile, l’approvazione di un dividendo di 0,60 euro per ogni azione in circolazione, in aumento rispetto agli 0,50 del 2013; la cedola verrò staccata il 18 maggio 2015 e messa in pagamento il 20 maggio (record date: 19 maggio).

Inoltre, per festeggiare i vent’anni dalla quotazione in Borsa, il Consiglio di Amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo straordinario pari a 0,20 euro per azione; questa cedola straordinaria verrà staccata il 6 luglio 2015 e messa in pagamento l’8 luglio (record date: 7 luglio).

Come dicevamo, nel corso del 2014, Brembo ha registrato un utile netto di 129,1 milioni di euro, in aumento del 45 per cento rispetto all’esercizio precedente e al di sopra delle attese degli analisti. Il fatturato è salito del 15,1 per cento a 1,803 miliardi. Il settore che è andato meglio è stato quello delle applicazioni per autovetture, seguito da quello delle applicazioni per motociclette e dal settore racing; in perdita del 2,2% l’area dei veicoli commerciali.

Il margine operativo lordo è salito del 31,1% a 279,8 milioni, ben oltre le attese delle analisti che prevedono per tale dato un valore compreso tra i265 e 270 milioni di euro; in aumento anche il risultato operativo che si è attestato al 45,3% a 178,4 milioni. L’indebitamento finanziario netto è sceso a 270 milioni di euro.

Per l’esercizio 2015 i vertici di Brembo prevedono un aumento del fatturato di circa il 10% che porterebbe il dato a 1,968 milioni di euro.

Dopo la pubblicazione dei dati di bilancio 2014, il titolo è volato in Borsa e ha chiuso la seduta di ieri a quota +4,43% a 34,88 euro.

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