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Slitta ad aprile la possibilità di chiedere l’anticipo del FR, il Trattamento di fine rapporto in busta paga, con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo 2015, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 29 del 20 febbraio 2015 recante le relative norme attuative.

 

Anticipo TFR busta paga: chi può chiederlo e chi è escluso

E’ stata la legge di Stabilità 2015 a introdurre la possibilità per i lavoratori dipendenti del settore privato di richiedere in via sperimentale l’anticipo del TFR in busta paga.
Possono optare per tale scelta i lavoratori dipendenti del settore privato, in possesso di un’anzianità di servizio pari ad almeno sei mesi.
Sono esclusi  i lavoratori:
– agricoli
– domestici
– di aziende sottoposte a procedure concorsuali
-delle aziende in crisi ex art. 4 L. 297/1982
– delle aziende in CIGS o CIG in deroga
– per i quali la legge o la contrattazione collettiva preveda la corresponsione periodica del TFR ovvero l’accantonamento dello stesso presso soggetti terzi (punto valutato negativamente dal Consiglio di Stato in quanto a rischio disparità ingiustificate)
-che hanno destinato il TFR a garanzia di contratti di finanziamento.

Tassazione TFR busta paga

Per chi volesse optare per questa possibilità di chiedere l’anticipo del TFR in busta paga, si ricorda che la quota integrativa del TFR erogata mensilmente in busta paga è soggetta a tassazione ordinaria e come tale, fa cumulo con gli altri redditi percepiti dal lavoratore nell’anno e rientra nella base di calcolo delle detrazioni Irpef spettanti e nella base di computo degli assegni per il nucleo familiare.

Richiesta TFR anticipo busta paga

Per ora è rinviata ad aprile la possibilità per il lavoratore di chiedere l’anticipazione del TFR in busta paga. Per il mese di marzo mancano, infatti, i tempi tecnici per procedere e gestire il modello per effettuare la richiesta ai datori di lavoro, in mancanza del DPCM attuativo con le istruzioni operative.

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