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Il costo di un mutuo può essere ridotto grazie alle agevolazioni fiscali previsti per legge. Quando si stipula un contratto di mutuo per comprare una casa (in costruzione o da ristrutturare), è possibile ottenere delle detrazioni fiscali con un vantaggio per il contribuente che si traduce in una riduzione dell’Irpef dovuta in sede di dichiarazione dei redditi. Bisogna, però, ricordare che le agevolazioni fiscali sui mutui riguardano soltanto la prima casa, ovvero quella che sarà l’abitazione principale. L’importo da portare in detrazione fiscale cambia a seconda della tipologia di mutuo.

Nel caso di mutuo ipotecario per l’acquisto di una casa, dall’imposta sul reddito può essere detratto un importo del 19% relativo a precisi oneri finanziari: interessi passivi; quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione; oneri accessori. Questi oneri del mutuo devono sempre riferisi a un contratto di mutuo garantito da ipoteca per l’acquisto di unità immobiliare da adibire ad abitazione principale entro 12 mesi dall’acquisto.

Il diritto alla detrazione fiscale non si perde se l’unità immobiliare non viene adibita ad abitazione principale a 12 mesi dall’acquisto, nel caso in cui il mutuatario ha avuto il trasferimento per motivi di lavoro appena dopo aver comprato la casa. L’acquisto deve essere avvenuto nell’anno antecedente o successivo alla data di stipulazione del mutuo. La detrazione fiscale del 19%, fino a un massimo di 4mila euro, spetta solo al titolare del contratto di mutuo.

Gli oneri accessori, come le spese notarili, le spese di istruttoria, iscrizione/cancellazione dell’ipoteca e le spese di perizia tecnica, possono essere detratti soltanto nel primo anno di mutuo. Tuttavia, l’onorario e le spese notarili per il contratto di compravendita non sono in nessun caso detraibili fiscalmente.

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