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A Piazza Affari stamane il titolo Banca Popolare di Milano è protagonista di una straordinaria performance che lo ha portato a segnare a pochi minuti dall’apertura della seduta un guadagno di oltre quattordici punti percentuali.

A spingere al rialzo il titolo dell’istituto bancario lombardo sono state le indiscrezioni pubblicate dal quotidiano La Repubblica, secondo cui la banca sarà trasformata a breve in una società per azioni. Il progetto non sarebbe ancora stato ufficialmente sottoposto ai consigli di sorveglianza e di gestione, tuttavia la trasformazione potrebbe avvenire a breve poiché si ritiene che, se verranno mantenute le promesse fatte, i sindacati non rappresenteranno affatto un ostacolo  a quello che si prospetta un cambiamento epocale. Stando a quanto riportato dal quotidiano, nei giorni scorsi Andrea Bonomi, presidente del consiglio di gestione e principale azionista della popolare, avrebbe raggiunto una sorta di accordo tacito con i sindacati nazionali e avrebbe provveduto a mettere al corrente la Banca d’Italia dell’esistenza del progetto, seppur in via informale.

Il progetto prevederebbe la creazione di una sorta di fondazione a cui verrebbe destinato il 5% degli utili netti della banca, da utilizzare per attività di formazione e socio-assistenziali dirette ai dipendenti ed ex dipendenti della banca. Ai dipendenti attuali verranno inoltre distribuite riserve sotto forma di nuove azioni, pari al 10% della società, in modo tale da consentire l’elezione da parte della componente soci-dipendenti di due membri del Consiglio di sorveglianza, che sarà quindi espressione di una lista di maggioranza espressa dagli azionisti privati e di una lista di minoranza indicata dai soci-dipendenti. In ogni caso Bpm avrebbe comunque un assetto di mercato caratterizzato da un larghissimo flottante e dalla presenza di qualche socio di rilievo, a cominciare dallo stesso Bonomi (8,6%), affiancato da Raffaele Mincione (8,26%) e dal Credit Mutuel (6,8%). Tuttavia, qualora la trasformazione dovesse andare in porto, tutti i soci vedrebbero la propria partecipazione diluirsi del 10% circa.

Sul fronte della tempistica, probabilmente il nuovo statuto, a cui sta lavorando Piergaetano Marchetti, potrebbe essere pronto nei prossimi mesi e l’Assemblea straordinaria potrebbe essere convocata entro la fine dell’estate.

AGGIORNAMENTO
Banca Popolare di Milano attraverso apposita nota diffusa questa mattina ha precisato che il tema della governance è attualmente oggetto di analisi e studio, pertanto qualsiasi ipotesi concreta di evoluzione della tematica è prematura.

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