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La legge consente di estinguere un prestito in anticipo, compreso il mutuo. Chiunque ha stipulato un contratto di mutuo, infatti, ha la possibilità di estinguere il debito in anticipo rispetto alla scadenza inizialmente pattuita.

Essendo gli interessi applicati sulla somma presa in prestito corrisposti di rata in rata, ne deriva che l’estinzione anticipata del mutuo risulta poco conveniente per la banca. Pertanto, fino a qualche anno fa, la maggior parte degli istituti di credito prevedeva il pagamento di una somma di denaro qualora il cliente decidesse di estinguere in anticipo il mutuo, possibilità che però oggi è venuta meno.

La Legge n. 40 del 2 aprile 2007, ovvero la legge di conversione del cosiddetto “Decreto Bersani“, ha infatti previsto la nullità di qualunque patto preveda il pagamento di una somma di denaro, sia essa chiamata penale, risarcimento o con qualunque altro termine, a carico del mutuatario che decide di estinguere in anticipo il mutuo. La nullità di tali patti è valida però sole per i mutui stipulati a partire dall’entrata in vigore della suddetta legge, per gli altri la normativa si limita a disporre una riconduzione ad equità, ovvero ad una riduzione delle penali variabile in base al tipo di mutuo ed alla fase di ammortamento a cui si è giunti nel momento in cui si chiede l’estinzione anticipata.

Le disposizioni contenute nel cosiddetto Decreto Bersani valgono anche qualora si decida di estinguere anticipatamente il mutuo in maniera parziale.

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