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A Piazza Affari questa mattina la settimana è iniziata con un ribasso di tutti i principali indici azionari e con un vero e proprio tonfo dei titoli del comparto bancario, sulla scia dei timori per la situazione finanziaria di Cipro, dove il governo ha deciso di chiudere le banche fino a mercoledì prossimo al fine di arginare la fuga di capitali dopo la decisione dell’Europa di tassare i depositi con tassi elevati in cambio dell’erogazione a favore del Paese di un piano di aiuti da 10 miliardi di euro.

A spiccare negativamente è la performance di Banco Popolare, che in avvio non è riuscito a segnare un prezzo valido con un calo di oltre cinque punti percentuali. In questo caso, oltre ai timori riguardanti il piano Cipro, ha inciso negativamente sulla performance del titolo anche la pubblicazione venerdì scorso in serata dei risultati realizzati nel 2012, archiviato con una perdita di 944,56 milioni di euro, contro il rosso di 2,26 miliardi realizzato nell’esercizio precedente, nonché l’annuncio della mancata distribuzione di un dividendo agli azionisti.

Male anche Unicredit, con una flessione di quasi cinque punti percentuali, sulla scia oltre che dei timori riguardanti Cipro anche della revisione del giudizio decisa da alcuni analisti dopo la pubblicazione dei risultati realizzati nel corso del 2012. Tra questi ricordiamo il taglio da 3,3 euro a 3,2 euro da parte di Cheuvreux (rating “underperform”) e la decisione di Exane di tagliare a 3,3 euro il target price e il rating da “neutral” a “underperform”. Segnano un calo di oltre tre punti percentuali anche Intesa Sanpaolo e Banca MPS.

 

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