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Unicredit ha collocato questa mattina un covered bond a sette anni con scadenza 31 gennaio 2020 per un importo complessivo pari ad un miliardo di euro, con  richieste che hanno superato complessivamente i 6 miliardi di euro.

L’istituto bancario è quindi riuscito  sfruttare bene l’appetito degli investitori in un clima di rinnovata fiducia dopo il calo registrato nei giorni scorsi dallo spread tra BTP e Bund. A favorire l’interesse degli operatori anche il fatto che si tratta del primo covered periferico del 2013, inoltre il mercato trae vantaggio dall’allegerimento dei vincoli di Basilea 3.

Il rendimento era stato inizialmente indicato in 160-165 punti base sopra il midswap, poi rivisto in area 160 punti base e successivamente in area 155 punti base prima della definizione finale. Con un pricing a reoffer di 99,769, il rendimento effettivo dell’obbligazione si attesta al 2,782%. Le banche che hanno gestito l’operazione sono state Banca Imi, Lloyds Bank, Natixis, Rbs e Unicredit. Il rating del covered bond, garantito da mutui immobiliari italiani, è di A2 per Moody’s, AA+ per S&P e A per Fitch.

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