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Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato stamane tre diverse tranche di Buoni del Tesoro Poliennali, ovvero:

– la prima tranche di BTP a tre anni con decorrenza 15 gennaio 2014, scadenza 15 dicembre 2016 e cedola annuale dell’1,50%, per un ammontare complessivo  di 4 miliardi di euro, ossia il massimo della forchetta prestabilita e che ricordiamo era compresa tra un minimo di 3,5 e un massimo di 4 miliardi di euro. Il rendimento si è attestato all’1,51%, sui livelli minimi dall’introduzione dell’euro e in ulteriore calo rispetto all’1,79% registrato nell’asta di metà novembre. Il rapporto di copertura è invece calato a 1,38 da 1,80.

– la seconda tranche di BTP a sette anni con decorrenza 16 ottobre 2013, scadenza 1 maggio 2021, cedola annuale del 3,75% e codice ISIN IT0004966401, per un ammontare complessivo di 2,5 miliardi, anche in questo caso il massimo della forchetta prestabilita e che ricordiamo era compresa tra 2 e 2,5 miliardi. Il rendimento si è attestato al 3,17%, con un bid-to-cover di 1,38.

– la dodicesima tranche di BTP a quindici anni con decorrenza 22 gennaio 2013, scadenza 1 settembre 2028, cedola annuale del 4,75% e codice ISIN IT0004889033, per un ammontare complessivo di 1,695 miliardi di euro, poco sotto la punta massima del range prestabilito a 1,75 miliardi di euro. Il rendimento è calato al 4,26% dal 4,59% dell’asta di metà ottobre, mentre il rapporto di copertura è sceso a 1,29 da 1,59.

Dopo la pubblicazione dei risultati delle aste di questa mattina, l’indice Ftse Mib continua a viaggiare in territorio positivo con un +0,58% a 19.683 punti, mentre il differenziale tra Btp e Bund è risultato in rialzo a 208 punti base, con un rendimento del decennale italiano al 3,92%.

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