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L’avvio del tapering da parte della Federal Reserve e il boom dei rendimenti sui T-Bond USA ha creato un forte scossone anche sul mercato obbligazionario europeo. Ne sa qualcosa il Tesoro italiano, che ieri ha sperimentato un forte incremento dei tassi a breve termine nell’asta dei Buoni Ordinari del Tesoro a 6 mesi. I rendimenti sono risultati anche più alti rispetto a quelli evidenziati sul mercato secondario. Inoltre, la domanda degli investitori è stata piuttosto bassa rispetto al collocamento del mese scorso.

Secondo quanto comunicato dalla Banca d’Italia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze è riuscito a piazzare tutti gli 8 miliardi di euro di BoT scadenza 30 giugno 2014. Come detto in precedenza, la domanda non è stata particolarmente sostenuta. Gli investitori hanno richiesto appena 10,59 miliardi di euro. Il rapporto di copertura tra quantitativo offerto e ammontare richiesto è stato pari a 1,32, in calo da 1,77 registrato nell’asta di fine novembre scorso.

Il rendimento lordo dei BoT semestrali è salito molto rispetto al precedente collocamento, attestandosi allo 0,827% rispetto allo 0,539% dell’asta di fine novembre. Il tasso spuntato nell’ultima asta era anche il più basso da maggio scorso, quando il rendimento dei titoli di stato italiani a 6 mesi era sceso in area 0,5% sui minimi dall’introduzione dell’euro. Il prezzo di aggiudicazione dei BoT semestrali è stato di 99,59.

Secondo quanto calcolato da Assiom Forex, il rendimento netto dei BoT a 6 mesi si aggira intorno allo 0,32% considerando l’applicazione di tasse e commissioni. Il Tesoro ha poi venduto 2,63 miliardi di euro di CTz a due anni a un tasso dell’1,346% dall’1,16% dell’asta precedente. Deludente la domanda. Lo spread Btp-Bund continua a muoversi tra 225 e 230 punti base.

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