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Riflettori puntati, ieri, su Banca Carige; il consiglio di amministrazione del gruppo si è riunito per l’approvazione dei conti del terzo trimestre dell’anno. Sempre ieri la Consob ha annunciato la proroga del divieto di vendita di assumere o incrementare posizioni nette corte sulle azioni del gruppo (si veda: Mps e Carige la Consob proroga il divieto sulle posizioni corte).

L’istituto, bocciato agli stress test della Banca Centrale Europea lo scorso ottobre (a tal proposito: Risultati Stress Test Bce 2014), ha presentato il bilancio del terzo trimestre del 2014, evidenziando, comunque, una perdita netta in calo rispetto allo stesso periodo del 2013. Di seguito i numeri del terzo trimestre 2014 di Banca Carige.

L’istituto genovese ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con una perdita netta di 328,76 milioni di euro, in calo rispetto al risultato negativo per 1,3 miliardi nello stesso periodo del 2013; escludendo le componenti straordinarie, il risultato finale sarebbe stato un passivo limitato a 50 milioni di euro. La raccolta totale è stata di 49,8 miliardi, in aumento del 4,1% rispetto all’anno scorso. Lo spread commerciale ha registrato un leggero miglioramento da inizio anno, consolidandosi sui livelli del trimestre precedente.

Il risultato di gestione è in crescita: da 232,41 milioni a 287,72 milioni di euro (in percentuale +23,8%), mentre il margine di intermediazione si è ridotto del 5,3% a 609,17 milioni di euro, rispetto ai 643,14 milioni dello stesso periodo del 2013. A fine settembre il Common Equity Tier1era pari al 9,4 per cento; nello stesso periodo gli impieghi alla clientela risultavano scesi a 25,9 milioni di euro, mentre i crediti deteriorati erano saliti a 6,2 miliardi.

Infine, i vertici di Banca Carige hanno annunciato l’intenzione di non procedere al pagamento della totalità degli interessi maturati alla prossima data di pagamento prevista per il 4 dicembre 2014 sui titoli con codice ISIN XS0400411681.

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