BTP è l’acronimo di Buoni del Tesoro Poliennnali. Nonostante questo termine sia quasi quotidiano (in tv e sui media si parla spesso di rendimento del Btp, o di spread Btp Bund) non tutti conoscono il significato concreto di questo termine. Cosa sono i Btp e come funzionano sono domande banali ma alle quali spesso non si trova una risposta. Conoscere il significato nel termine Btp è invece essenziale per investire con consapevolezza sui titoli di stato italiani.
Cosa sono i BTP
Concettualmente parlando i Buoni del Tesoro Poliennali sono semplicemente delle obbligazioni emesse dallo Stato Italiano per finanziare il suo debito. I BTP sono però bond particolari tanto che, molto spesso, sono anche detti titoli di stato sovrani. Questa particolare definizione nasce da quella che è la natura stessa di questo strumento: i BTP sono garantiti dello stato, a differenza di quanto avviene per tutti gli altri tipi di obbligazioni.
È lo Stato, attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, a determinare tutte quelle che sono le caratteristiche della singola emissione quindi: importo, durata (3,5,7,10 ma anche 30 anni), modo di assegnazione e livello delle cedole. Tutte queste informazioni vengono fornite almeno una settimana prima dell’emissione fermo restando che l’ammontare complessivo annuo delle emissioni nel loro insieme viene stabilito in precedenza alla luce di quello che è il fabbisogno dello Stato.
Il rimborso del BTP al sottoscrittore viene effettuato con detrazione automatica dell’imposta. Fatto 100 il valore nominale, alla scadenza del Btp non si avrà 100 come rimborso ma 100 meno l’imposta. Questo avviene perché la ritenuta fiscale sullo scarto si paga sempre al momento del rimborso e non prima.
Il giorno immediatamente successivo a quello del collocamento, i Btp sono ammessi alla borsa con una quotazione cosiddetta a secco. In pratica se si vuole calcolare l’effettivo prezzo di acquisto sarà necessario sommare alla quotazione in essere la quota delle cedole future che sono maturate ma non sono state ancora pagate e anche la spesa a titolo di commissione che è dovuta all’intermediario (spesa fissa).
Come investire in BTP oggi

Sei interessato ad investire in Btp ma non sai come si fa? Ebbene, il procedimento da seguire è molto semplice. Due, infatti, sono i canali distributivi dei Btp. All’atto del collocamento è possibile investire in Btp rivolgendosi al proprio conto di investimento o alla propria banca.
Molto spesso, tuttavia, si è interessati a capire come investire in Btp dopo la loro emissione quindi non il giorno del collocamento in asta. In tal caso è necessario fare riferimento al MOT (Mercato Obbligazionario Telematico) di Borsa Italiana). Sul MOT chi ha comprato Btp al momento dell’emissione può venderli ovviamente prima della loro scadenza. Questo meccanismo fa si che per investire in Btp non sia necessario per forza attendere il successivo collocamento. Grazie al MOT di Borsa Italiana, quindi, si possono comprare Btp sul secondario già il giorno dopo la loro emissione senza aspettare il collocamento successivo.
Sul MOT, come sul MTA (Mercato Telematico Azionario) vale la regola seguente: il prezzo del Btp varia a seconda dell’andamento della domanda e dell’offerta.
Puoi investire in obbligazioni non necessariamente attraverso una banca. Prova il broker online IG, che è in attività da 40 anni e offre un servizio serio e affidabile ai suoi clienti. Scopri tutti i mercati presenti sulle piattaforme di IG!
Perché investire in BTP oggi
Ci sono dei motivi particolari per cui investire nei BTP oggi conviene. In realtà queste ragioni sono le stesse di sempre e spiegano il perché i Buoni del Tesoro Poliennali hanno sempre avuto successo presso gli italiani.
I BTP italiani, infatti, offrono una cedola continua e fissa fino alla scadenza. Alla data di scadenza del Buono del Tesoro Poliennale (molto variabile poichè esistono BTP fino a 30 anni ma ci sono anche scadenze ben più corte) all’investitore viene restituita la somma di denaro investita ossia quello che è il valore nominale del BTP stesso.
Nello schema presente in questa pagina sono elencati tutti i BTP attualmente in circolazione. Trattandosi di tantissimi prodotti noi consigliamo di effettuare la ricerca tramite il codice unico ISIN. Per ogni BTP è indicata la data di scadenza (variabile a seconda della durata), l’ultimo prezzo, la cedola pagata, il prezzo di acquisto e quello di vendita.
Investire in BTP rischi
Investire in BTP presenta anche dei rischi. Fermo restando che sulla sicurezza non c’è nulla da dire essendo tutto garantito dallo Stato Italiano, i problemi potrebbe sorgere in caso di alta volatilità. Non bisogna infatti mai dimenticare che il prezzo del Btp a partire dal momento dell’acquisto tenderà sempre ad oscillare. La volatilità proseguirà fino al momento della scadenza del titolo di stato.
Il problema della volatilità è molto forte sulle scadenza lunghe mentre ha meno impatto sui titoli corti.
Per quantificare il rischio nei Btp si può fare riferimento alla regola seguente: se i tassi di riferimento BCE salgono allora il prezzo del Btp tende a scendere mente se i tassi di interesse scendono allora il prezzo del Btp sale.
Ma tra i vari Btp quale è quello più rischioso? Nella nostra tabella è possibile trovare tutte le informazioni di cui si ha bisogno per investire in tutti i Btp ad oggi in emissione. In generale, però, sono i titoli a lunga scadenza quelli che possiedono un più elevato livello di rischio.
Per finire una precisazione: i Btp sono ben diversi dagli altri strumenti obbligazionari emessi del Tesoro. Ossia ci sono precise differenze tra Btp e Bot, tra Btp e Ctt e tra Btp e Ctz, I BTP, inoltre, non vanno confusi con il Btp Italia.
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