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Tra i motivi che secondo Giuseppe Bonomi dovrebbero spingere gli investitori ad acquistare le azioni Sea, sia in occasione dell’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione che successivamente (si veda “caratteristiche Ipo Sea 2012“), figura l’elevato rendimento offerto.

L’intenzione della società, infatti, è quella di distribuire agli azionisti una remunerazione pari al 70% dell’utile netto, quindi un dividend payout molto più alto rispetto a quello offerto dalle altre società europee attive nel settore aeroportuale. Tutto questo si traduce quindi in un dividend yield più elevato rispetto a quello dei offerto dai principali competitors europei.

I rendimenti elevati, tuttavia, secondo Bonomi, non sono l’unico motivo per cui gli investitori dovrebbero acquistare le azioni Sea in occasione della seconda e ultima Ipo di Piazza Affari di quest’anno, dopo quella di Brunello Cucinelli. Tra questi figura il solido business vantato dalla società, con ricavi ed ebitda in costante crescita nonostante fasi di mercato non propriamente favorevoli, come testimoniato anche dal resoconto intermedio di gestione relativo ai primi nove mesi dell’esercizio 2012 e che ha evidenziato ricavi in crescita del 5,3% e un ebitda in crescita del 6%.

Bonomi ha poi ricordato l’attenzione manifestata dal mercato rispetto al settore in cui la società opera, nonostante il calo del traffico aereo. Al riguardo, in particolare, il numero uno della società prossima allo sbarco sul listino milanese ha sottolineato che ad una continua crescita dei ricavi e dell’Ebitda è associata una costante riduzione dei costi. A tutto questo bisogna poi aggiungere la forza derivante da un bacino territoriale di riferimento che è tra i principali in Europa e da cui deriva una domanda di mercato straordinaria.

 

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