Registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito
Il comodato d’uso gratuito di un immobile consiste nella cessione da parte del comodante a favore del comodatario, a titolo gratuito, di un dato immobile per un lasso di tempo determinato e per uno specifico uso. Perché possa parlarsi di comodato d’uso gratuito di un immobile, con tutti gli effetti di legge che ne derivano, è necessario che tale accordo siglato tra le parti venga registrato.
Ma come si registra un contratto di comodato d’uso gratuito di un immobile? Per farlo è necessario recarsi presso un qualunque sportello dell’Agenzia delle Entrate, non essendo prevista ad oggi la possibilità di procedere alla registrazione per via telematica.
Prima di tutto è però necessario necessario pagare, tramite modello F23, l’imposta di registro pari a 168 euro, indicando nell’apposito spazio il codice tributo 109T, dopodiché occorre recarsi presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate e presentare due copie del contratto firmate in originale, oltre al modello 69 opportunamente compilato. Al momento della presentazione della richiesta di registrazione presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate occorre essere in possesso, e quindi consegnare all’impiegato, di due marche da bollo da 16 euro, una per ogni copia dell’atto da registrare. Al riguardo occorre precisare che la marca da bollo deve essere acquistata lo stesso giorno in cui si procede alla registrazione, essendo richiesto che sul contrassegno telematico figuri la data in cui il contratto è stato registrato.
Oltre che dai soggetti interessati, la registrazione può essere effettuata anche da un soggetto delegato, che in tal caso dovrà presentare, oltre ad apposita delega, anche una fotocopia delle carte di identità del comodante o del comodatario.
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