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PIR è un acronimo che sta per Piano Individuali di Risparmio. Entrambi questi termini sono entrati nel vocabolario degli investitori da pochi anni e quindi la loro “storia” è relativamente recente. Sui PIR è stato detto tanto e l’obiettivo di questo articolo è aggiungere qualcosa in più che vada ad arricchire la conoscenza dell’argomento. Le domande che porrò in questo post sono essenzialmente due: quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei PIR?

Quali sono i migliori Piani Individuali di Risparmio ad oggi presenti sul mercato? Logicamente prima di scendere nel dettaglio dell’argomento credo sia utile fare una premessa e rispondere ad un interrogativo che, soprattutto gli investitori principianti, si pongono: cosa significa PIR?

Piani Individuali di Risparmio cosa sono

I PIR o Piani Individuali di Risparmio sono una sorta di  contenitore che può avere sia la forma di un rapporto di amministrazione e custodia titoli, sia di un servizio di gestione di portafoglio o ancora di gestione di polizze assicurative e fondi comuni di investimento. I Piani Individuali di Risparmio sono stati previsti dalla legge n. 232 del 11.12.2016 come strumento di supporto alla crescita economica dell’Italia. Da un punto di vista generale, quindi, i PIR servono a sostenere l’economia italiana reale. Questo avviene perchè i risparmi raccolti sono indirizzati verso le PMI. Recentemente Piani Individuali di Risparmio sono stati lanciati da Unicredit e da Banca Mediolamum.

PIR convengono o no?

Il fine ultimo che ho citato nel precedente paragrafo a proposito di Piano Individuali di Risparmio, riguarda gli aspetti più propriamente generali.Tali questioni non penso ti interessino più di tanto. L’unico metro di giudizio per avere una valutazione è quello che riguarda la convenienza. Penso che in questo momento ti starai chiedendo se i PIR convengono o no. Sono convenienti i Piani Individuali di Risparmio? Per valutare la convenienza dovrai considerare vantaggi e svantaggi. Quello che posso certamente dirti è che da un punto di vista fiscale, i PIR sono tra i prodotti di investimento più interessanti degli ultimi anni.

PIR vantaggi fiscali

Uno dei motivi che spesso chi sceglie di investire in PIR pone alla base della sua decisione riguarda i vantaggi fiscali che i Piani Individuali di Risparmio possono vantare. La normativa attuale sui PIR, infatti, prevede una vera e propria agevolazione fiscale. Quale migliore vantaggio per investire in PIR oggi? Concretamente la legge riconosce una esenzione fiscale sui redditi diversi e sui redditi di capitale se i PIR sono tenuti per un periodo di tempo di almeno 5 anni. Ti consiglio di valutare molto attentante questo requisito prima di decidere di comprare Piano Individuali di Risparmio.

Concretamente puoi investire in PIR se sei una persona fisica, con residenza in Italia a patto però che tu non sia imprenditore (al di fuori dall’esercizio di impresa commerciale). La normativa prevede che ogni persona fisica possa essere titolare di un solo PIR. Ci sono poi anche dei limiti di versamento. Puoi versare fino ad un massimo di 30000 euro ogni anno, e ovviamente, massimo 150000 euro in un lasso di tempo di cinque anni.

In considerazione di queste caratteristiche, i vantaggi dei PIR sono sopratutto per i piccoli investitori.

PIR dove investono

I vantaggi fiscali relativi alla favorevole tassazione dei PIR non bastano da soli a motivare la scelta di investire in Piano Individuali di Risparmio. Sono infatti certo che tu stia pensando “va bene i vantaggi dei PIR ma di questi tempo l’elemento essenziale è la sicurezza”. Ovviamente non posso che rispondere affermativamente alla domanda se i PIR sono sicuri. Sono però certo che la mia parola non basti (giustamente) e che tu ti stia chiedendo dove investono i PIR. In questo paragrafo mi occuperà proprio di dove vengono convogliati i soldi che sono raccolti dall’emittente ossia del lungo in cui finiscono i tuoi risparmi.

La normativa vigente prevede che i PIR investono in questo modo: almeno il 70% in azioni ed obbligazioni o almeno il 21% in titoli emessi da società italiane che non compaiono nell’indice Ftse Mib di Borsa Italiana. Per quello che riguarda il rimanente 30% non sono previste indicazioni precise.

Ogni PIR, qualsiasi sia l’emittente, deve garantire alcune prescrizioni ben precise che configurano la cosiddette gestione attiva. In altre parole è necessaria un’ analisi effettiva della situazione economica e finanziaria italiana e un’analisi delle migliori  strategie di portafoglio. Grazie a questi elementi, descritti nei fogli informativi, potrai individuare i PIR migliori. Ovviamente il Piano Individuale di Risparmio migliore sarà quello che presenta la performance più interessante.

PIR svantaggi

I Piani Individuali di Risparmio non presentano solo vantaggi ma possono presentare anche degli svantaggi. Facendo affidamento anche in questo caso alle statistiche uno dei punti deboli dei PIR è rappresentato dal capitolo spese. Non è qui possibile esaminare uno per uno le offerte dei vari emittenti di PIR ma quello che posso dire è di prestare molta attenzione all’ammontare di alcune voci come le commissioni di ingresso. Se le spese a titolo di commissione sono alte, allora dovrai attenderti un impatto sui rendimenti finali del tuo Piano Individuale di Risparmio.

Le commissioni di ingresso nei PIR sono sempre presenti ma variano da emittente a emittente. Attenzione quindi a questo aspetto. Non mi sento invece di considerare uno svantaggio il fatto che i PIR siano legati al rischio paese ossia il rischio Italia. Se la barca affonda, i colpevoli non sono certamente questi strumenti finanziari.

PIR migliori conclusioni

Come avrai certamente intuito leggendo questo post trovare e scegliere i PIR migliori non è affatto semplice. Il Piano Individuale di Risparmio migliore è quello che ti consente di poter beneficiare del più alto rendimento. Ora determinare il rendimento effettivo dei PIR significa tenere conto (svantaggi) anche del capitolo spese e, in modo particolare, delle commissioni di ingresso. E’ appunto per questo motivo che ti consiglio di prendere chiara visione dei prospetti informativi in modo tale da avere ben chiare quelle che sono le condizioni effettive di sottoscrizione.

Le voci che devi assolutamente controllare prima di decidere di investire in PIR sono le seguenti: commissioni e performance lorda, cioè pre-tasse, dell’investimento. Solo esaminando attentamente quanto previsto in questi due distinti ambiti, potrai capire se investire in PIR conviene davvero e, in caso affermativo, quale siano i Piani Individuali di Risparmio migliori.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
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