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Investire in ETF oggi è un’opportunità ma anche un rischio. Questo discorso vale sia nel caso in cui si scelga di comprare ETF attraverso le banche che nel caso del trading di CFD sugli ETF. Tra i prodotti finanziari su cui è possibile investire, infatti, gli ETF sono senza dubbio quelli meno conosciuti.

È cresciuto negli ultimi anni il numero di investitori che mettono nel mirino gli ETF. Inevitabilmente è aumentata anche la richiesta di informazioni sugli ETF. Come investire in ETF? E ancora come fare per investire in ETF online? E ancora investire in ETF conviene? Sono queste le domande che in tanti si pongono. A questi interrogativi proveremo a dare una risposta. Non daremo nulla per scontato perchè siamo consapevoli che investire in ETF oggi è decisamente meno frequente rispetto ad altri assets.

Questa limitata conoscenza su cosa sono gli ETF non deve lasciare stupiti. Il principiante interessato agli investimenti, infatti, si orienta verso quelli più conosciuti anche solo a livello di cronaca.

Da questa considerazione si può già arrivare ad una prima conclusione: ad investire in ETF sono solitamente i traders esperti e conoscitori delle dinamiche che regolano questo prodotto. Questa guida su come investire in ETF non è ideata per questi investitori esperti. Il pubblico a cui ci rivolgiamo è invece costituto dai traders principianti. L’obiettivo è far comprendere a chi si avvicina al mondo del trading online che investire in ETF conviene.

Cosa sono gli ETF

Ma cosa sono gli ETF? Gli ETF sono una particolare tipologia di fondi comuni di investimento che replicano passivamente l’andamento di uno strumento finanziario. ETF è l’acronimo di Exchange Traded Fund e in borsa viene negoziato come se fosse una classica azione.

L’obiettivo di questo strumento è quindi replicare l’indice sottostante al quale si riferisce, utilizzando una gestione completamente passiva. Ciò vuol dire che non c’è un gestore che investe facendo un proprio stock picking, bensì avviene la replica dell’andamento di un determinato indice azionario, obbligazionario o di materie prime.

Gli ETF consentono all’investitore di beneficiare di un sensibile risparmio di costi rispetto ai classici fondi comuni di investimento e alle Sicav. Offrono la possibilità di diversificare al meglio il proprio portafoglio, scegliendo tra una vasta gamma di prodotti in grado di creare un’esposizione su più asset class di investimento senza dover sostenere costi eccessivi come avviene per molti altri prodotti, in particolare i fondi comuni di investimento.

Etf (Exchange traded fund): come funzionano

Gli Etf (Exchange traded fund) sono strumenti finanziari che replicano il comportamento di indici di mercato, asset class o strategie di investimento, pertanto il loro meccanismo di base prende il nome di “indicizzazione”.

Tali strumenti possono quindi essere considerati fondi aperti indicizzati, che a differenza dei fondi aperti tradizionali sono quotati su mercati regolamentati e sono caratterizzati da un meccanismo di creazione e riscatto delle quote che ne disciplina il funzionamento. Pertanto vengono scambiati secondo le stesse regole previste per i titoli azionari sugli stessi mercati di Borsa.

Del resto, la negoziabilità è considerata un’importantissima caratteristica degli Etf, che sono quindi scambiati per l’intera giornata di Borsa sulla base di un prezzo legato al valore dell’indice a cui si riferiscono. Altra caratteristica importante più volte sottolineata dagli esperti è il loro basso costo: in Europa, infatti, il costo medio degli Etf si aggira intorno allo 0,31% contro lo 0,87% dei fondi indicizzati e l’1,75% dei fondi attivi.

Sul fronte della liquidità, gli Etf garantiscono lo stesso grado di liquidità dei panieri di titoli ai quali si riferiscono, circostanza che deriva dal meccanismo secondo cui tali strumenti vengono creati e annullati. Essi vengono infatti originati sotto forma di blocchi di quote che prendono il nome di “creation units“, in particolare gli investitori professionali acquisiscono tali blocchi di quote previa consegna al loro produttore di una data quantità di titoli sottostanti all’indice al quale quell’Etf si riferisce. Successivamente, tali quote vengono immesse sul mercato e acquistate da coloro che sono interessati ad investire su quel dato indice ma per importi minori.

Per contro, nel caso in cui si voglia vendere una quota acquistata, l’investitore riceverà i titoli che la compongono o l’equivalente in denaro. Questo meccanismo, dunque, fa si che gli scambi avvengano, nella maggior parte dei casi, in linea con il valore di mercato del paniere sottostante.

Investire in ETF azionari

Solitamente chi investe in ETF ha già alle spalle una discreta preparazione nel giocare in Borsa con le azioni. Gli ETF sulle azioni, infatti, possono essere considerati come pacchetti che includono titoli azionari di uno stesso settore, tutti raggruppati tra loro. E’ allora chiaro che se si è esperti nell’investimento in azioni, il passo che porta a guadagnare con gli ETF sulle azioni è immediato e quasi naturale.

Per semplificare tutto possiamo fare un esempio: se si sa già giocare con le azioni Enel allora sarà molto più semplice riuscire a guadagnare con un ETF che include azioni Enel ma anche azioni A2A e Iren ossia titoli delle principali utility italiane quotate a Piazza Affari.

Come si fa ad investire in ETF 

Investire in ETF è davvero molto semplice, in quanto questi strumenti vengono negoziati come una normale azione quotata in borsa. Le piattaforme di trading online permettono di entrare e uscire dal mercato, attraverso gli ETF, con un click dl mouse e a costi irrisori. Si può quindi prendere posizione su un preciso “mercato target” con un unico ETF. Acquistando un ETF si può comprare, ad esempio, un intero indice di mercato in tempo reale e a un prezzo che riflette precisamente il valore del fondo in quel determinato momento.

Oltre alla commissione, che si paga quando si compra e quando si vendere l’ETF, si paga un costo totale annuo di gestione del fondo (TER) davvero irrisorio. Per gli strumenti più scambiati il TER è pari allo 0,15% – 0,2% all’anno.

Una delle problematiche maggiori con cui è solito confrontarsi chi fa trading con gli ETF è la possibilità che la composizione del Fondo possa cambiare. In fin dei conti, infatti, non bisogna dimenticare che nell’ambito di una strategia di trading online, l’investitore è parte puramente passiva che subisce l’apprezzamento o il deprezzamento alla luce di notizie che influenzano l’andamento del titolo.

Quello della variazione della composizione dell’ETF, di qualsiasi tipo esso sia, è comunque un falso problema perché sarà premura degli stessi gestori del fondo avvertire l’investitore, in modo preventivo, dell’imminente cambio. L’investitore, così, ha tutto il tempo per decidere come comportarsi alla luce del cambiamento.

Investire in ETF con la leva

Per investire in ETF, si può anche utilizzare la leva con esposizione alle valute e che utilizzano come bechmark indici sintetici (ottenuti dai derivati). Il meccanismo di funzionamento degli ETF a leva, da non confondere con la leva finanziaria, ha la finalità di amplificare l’andamento dell’indice sottostante secondo un determinato moltiplicatore che è sempre variabile. Possono infatti esserci gli ETF di leva 2, gli ETF di leva 3 e quelli di leva 5.

Senza scendere troppo nel dettaglio, se l’indice sottostante di un ETF con leva 3 varierà nell’arco di un giorno del 5%, il prezzo finale dell’ETF subirà, proprio alla luce di quella funzione di amplificazione che abbiamo citato in precedenza, subirà una modifica pari al 15%. A conti fatti quindi, gli ETF con leva permettono di avere un guadagno maggiore ma, altra faccia della medaglia, comportano un rischio maggiore a carico dell’investitore. La morale è quindi chiara: è consigliabile essere molto esperti per poter pensare di guadagnare con gli ETF a leva.

Investire in ETF strategie

Le strategie di trading citate in questo paragrafo sono riservate a quell’investitore, titolare di un pacchetto di investimento, che fa trading attraverso le sim o le piattaforme messa disposizione dalle banche. Si tratta di un tipo di investitore con una elevata conoscenza del mercato e non certo un principiante.

Gli ETF possono essere inseriti all’interno di molteplici strategie di investimento che differiscono tra di loro in base alla durata: breve/medio termine oppure lungo termine.

Investire in ETF breve periodo

Gli ETF sono lo strumento ideale per fare trading sul breve periodo poiché permettono di prendere posizione sul mercato sia al rialzo che al ribasso e perché possono essere utilizzati non solo come supporto degli altri strumenti finanziari ma anche in loro sostituzione.

Se ad esempio, a causa di esigenze e spese personali, si ha necessità di sganciare la liquidità ottenuta da un investimento in obbligazioni o in azioni, si può pensare di prelevare la liquidità necessaria per le proprie esigenze e investire quella residua su un ETF azionario o obbligazionario in modo tale così da non scostarsi eccessivamente da quello che è il personale indice di riferimento. Stessa funzione di salvataggio si può avere se, dopo aver deciso di investire in azioni estere, ci si rende conto che non si è in grado di comprendere su quali specifiche azioni si può andare a puntare effettivamente.

In questo caso, nel breve e medio termine, si può investire in fondi ETF che inglobano proprio quelle azioni su cui si è deciso genericamente di puntare per avere così più tempo per scegliere le singole azioni su cui andare a fare trading. Sotto questo punto di vista comprare ETF assume un senso molto più ampio che permette di andare a mettere in cantiere una strategia di investimento che passa dal breve periodo al lungo periodo.

Investire in ETF settoriali Italia/Usa

Implementando questa strategia in una visione meno di insieme e più settoriale si passa poi ad un tipo di strategia che è più legata al singolo settore merceologico. In questo senso, se si ha in mano un portafoglio che include comparti differenti e si sta pensando di focalizzarsi solo su un singolo settore, allora si può comprare un fondo ETF ritagliato su quel singolo settore e iniziare a guadagnare con questo. Step successivo può essere poi quello di passare dall’ETF a quella singola azione che magari è la più performante all’interno del fondo stesso.

Vendite allo scoperto ETF

Altra strategia di investimento con gli ETF è quella che prevede l’utilizzo delle vendite allo scoperto laddove esse siano rese possibili dall’intermediario o dal broker. In questo caso si tratta di vendere un ETF, senza esserne proprietari, con l’obiettivi di ricomprarlo successivamente quando le quotazioni saranno più basse.

La posizione ribassista, analogamente a quello che avviene con le azioni, può essere mantenuta per più di un giorno andando a speculare su una continua discesa del titolo.

Investire in Etf hedging

Attraverso gli ETF si possono anche implementare strategie di copertura (hedging) che permettono di adottare una strategia difensiva che consente di tutelare il guadagno realizzato da un possibile peggioramento del quadro generale che potrebbe avere delle ripercussioni sul proprio portafogli. Per raggiungere questo scopo si può pensare di vendere allo scoperto un quantitativo di titoli che è pari al valore delle posizioni lunghe che sono detenute in portafoglio.

In questo modo la short position adottata sull’ETF permette di pareggiare le perdite conseguite dai titoli long che sono detenuti in portafoglio. Il risultato finale è il mantenimento di un equilibrio neutralizzando il peggioramento del contesto generale di mercato. In poche parole il rendimento del portafoglio resta immutato.

ETF marginazione

La strategia di copertura può essere perseguita anche seguendo una strada alternativa. Si tratta di comprare e vendere gli ETF al margine impiegando solo una parte del proprio capitale ma riuscendo, allo stesso tempo, ad avere comunque una esposizione completa. Questa strategia, la più complessa tra quelle indicate, consiste nell’utilizzo del servizio di Marginazione che è attivabile dalla sim o dalla banca di appoggio su esplicita richiesta dell’investitore.

Tutte le strategie di trading che abbiamo elencato, sia pure per sommi capi, sono riservate ad investitori professionisti che comprano ETF attraverso sim e banche. Anche i broker, però, presentano condizioni interessanti che possono essere l’ideale anche per chi si è affacciato da poco al mondo del trading.

Trading CFD su ETF

Se le risposte che vi abbiamo fornito alla domanda come investire in ETF vi hanno spaventato, niente paura perchè c’è un modo più semplice per speculare con gli ETF. Anche gli Exchange Traded Fund, infatti, possono costituire il sottostante di CFD. Per essere sintetici al massimo, quindi, possiamo dire che è possibile fare trading di CFD sugli ETF allo stesso modo di come si fa trading di CFD sulle azioni e su tanti altri assets.

Grazie ai CFD è possibile scambiare gli ETF al rialzo o al ribasso, andando quindi long oppure short. Fare trading di CFD sugli ETF richiede esperienza e conoscenza. Soprattutto non è prevista la presenza di intermediari e consulenti. Questo significa che le spese a titolo accessorio sono abbattute. Scopriamo adesso come fare trading di CFD sugli ETF senza commissioni!

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Investire in ETF con il trading CFD

Come tutti i tipi di CFD Trading, anche su quello relativo agli ETF non mancano opinioni e consigli che abbiamo rastrellato dalla rete. Si tratta di una serie di suggerimenti finalizzati alla riduzione del rischio perdita (ma non alla eliminazione) e di consigli per cercare anzi di guadagnare oggi con gli ETF.

I consigli elencati in questo articolo sono generici nel senso che valgono a prescindere dal piattaforma che si utilizza per fare trading online.

Trading CFD sugli ETF: quando aprire una posizione

Per investire in ETF con il trading di CFD va anzitutto individuato il momento giusto per effettuare gli ordini. Secondo i traders esperti, i principianti che fanno trading con questo strumento, dovrebbero evitare di prendere posizione troppo a ridosso dell’apertura o della chiusura. Il motivo di questo accorgimento è facilmente spiegabile. In apertura gli inevitabili aggiustamenti di prezzo vanno ad impattare sui titoli sottostanti mentre, in prossimità della chiusura, sono i market mover che vanno a mettere in cantiere strategie di copertura delle posizioni sostenute.

E’ quindi inevitabile che sia in apertura che in chiusura di negoziazioni la volatilità sugli ETF possa essere più elevata. Proprio la volatilità può essere la grande alleata o il grande problema di chi vuole speculare con gli ETF azionari e per questo motivo è sempre bene non azzardare troppo nei giorni di alta volatilità in modo tale da non rischiare troppo.

Nei giorni caratterizzati da una forte discrepanza tra la domanda e l’offerta, è sempre consigliabile collegare il CFD a un limit order e aspettare che il mercato vada verso il prezzo minimo che si è disposti a pagare.

Trading CFD sugli ETF esteri

Precauzioni sono anche necessarie nel caso in cui si decida di fare trading di CFD con un ETF che presenta titoli esteri. In questo caso, soprattutto i principianti, dovrebbero operare solo se il mercato sottostante è aperto. Se quindi nel fondo ETF sono presenti titoli americani, si deve fare trading solo se la Borsa di Wall Street è aperta. Lo stesso dicasi per tutti gli altri mercati e soprattutto per quelli emergenti. Per questo motivo è consigliabile sempre essere informati sugli orari di apertura di Wall Street.

Molta attenzione deve essere poi rivolta ai market mover. Una giornata che sia densa di market mover significa migliori condizioni di mercato per fare trading di CFD sugli ETF. Dietro questa asserzione c’è tutto un ragionamento logico in virtù del quale grazie ai tanti market mover i prezzi di domanda e offerta sono vicini al NAV dell’ETF. Ma questo discorso poco interessa a chi fa trading con gli ETF. Per gli investitori che utilizzano le piattaforme di trading online è semplicemente importante essere in grado di cogliere il momento opportuno consultando i calendari sui market mover messi a disposizione sulla stessa piattaforma e in modo del tutto free.

Se non ci si fida delle agende macro presenti sulla piattaforma scelta, allora si può sempre utilizzare il calendario macro Investing.com. Attualmente questo strumento è il più completo e affidabile per chi fa Forex & CFD Trading.

Trading CFD sugli ETF usando gli stop loss

E’ chiaro che tutti questi consigli su come investire in EFT azionari potrebbero non bastare per ridurre il rischio e allora la strategia migliore è quella che prevede l’inserimento di uno stop loss, l’unico modo per evitare di trasformare una puntata andata male in una forte perdita. Grazie allo stop loss, infatti, è possibile limitare i danni laddove un CFD su un ETF scenda eccessivamente al di sotto di un determinato prezzo.

Ma con lo stop loss il trader può anche proteggersi senza perdere i profitti realizzati. Utilizzando, infatti, un trailing stop-loss, è possibile aumentare in modo graduale il prezzo se l’ETF cominciasse a salire. A conti fatti, quindi, lo stop loss è l’unico modo per cercare di liminare eventuali perdite non privandosi della possibilità di rilanciare.

Piattaforme trading CFD su ETF

Tutte le più importante piattaforme di trading online offrono la possibilità di guadagnare con gli ETF permettendo al traders di mettersi alla prova utilizzando un conto demo prima di passare all’investimento con denaro reale. Questa fase è molto importante poichè consente di sondare il livello di preparazione del trader. Aprire un conto demo su una piattaforma trading è assolutamente gratuito.

I conti demo, a prescindere dal broker di riferimento, presentano tutte le stesse funzionalità del conto reale. Su un conto demo quindi si può tranquillamente fare trading di CFD sugli ETF.

Vediamo a questo punto su quali piattaforme è possibile fare trading di CFD sugli ETF. Partiamo proprio da uno dei broker che, per primi, hanno aperto al trading sugli ETF: Plus500.

Come investire in ETF con Plus 500 attraverso il CFD Trading

Una delle prime piattaforme che ha concesso di investire in ETF è stata Plus500 che, tra l’altro, è una delle poche che offre un conto demo gratuito.

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L’esperienza che Plus500 è in grado di offrire è certamente di spessore alto anche dal punto di vista della piattaforma. Plus500, infatti, è il broker che presenta l’interfaccia più semplice e intuitiva sia essa quella della versione dekstop o sia essa quella della versione mobile o tablet.

Trading di CFD sugli ETF con Plus500: come fare

Se andate a guardare al prezzo degli ETF indicato su Plus500, potete subito notare che alcuni CFD come ad esempio ETFS Gold hanno un costo davvero alto. Per aprire una posizione che abbia come sottostante questo ETF sono necessari 100 euro. Grazie alla leva finanziaria, però, anche su asset come ETFS Gold si può fare trading online. Si tratta di uno scenario allettante. Invitiamo i lettori interessati a sapere come investire in ETF a non dimentiare quello che abbiamo messo in evidenza a proposito dell’uso della leva finanziaria.

ETF Plus 500
Prezzi illustrativi

Per investire sugli ETF migliori, Plus 500 fornisce un elenco giornaliero in cui sono specificati i fondi migliori. Si tratta di una sorta dei migliori 8 alla luce di quelle che sono state le perfomance recenti. L’elenco, chiaramente, è sempre modificabile ed integrabile. Se però il traders non è interessato ai fondo ETF che hanno messo a segno la performance più brillante allora si può andare nell’elenco generale degli ETF dove Plus500 propone i fondi su cui investire.

ETF CFD come leggere le informazioni

Prezzi illustrativi

Cliccando sopra ogni ETF si accede alla schermata specifica all’interno della quale sono presentati quegli elementi che sono indispensabile per procedere con l’investimento. Vediamoli nello specifico:

  • Spread per unità: specifica l’importo unitario ossia la differenza tra il tasso di acquisto e il tasso vendita, moltiplicata per l’importo unitario dello strumento
  • Premio sugli acquisti: Premio, nel caso di posizioni mantenute durante la notte, il premio può essere aggiunto a sottratto dal proprio conto
  • Margine iniziale: indica i margini iniziali complessivi richiesti per tutte le posizioni aperte
  • Leva: utilizza la leva finanziaria per trarre profitto dalle fluttuazioni dei tassi di cambio.
  • Spread: specifica lo spread come una percentuale del prezzo dello strumento. Spread fissi possono essere modificati di tanto in tanto, potenzialmente a uno spread dinamico.
  • Premio sulle vendite: Premio, nel caso di posizioni mantenute durante la notte, il premio notturno può essere aggiunto o sottratto dal proprio conto
  • Margine di mantenimento: per mantenere aperta una posizione, l’equity del conto disponibile deve essere superiore al livello del margine di mantenimento. Il requisito di livello del margine di mantenimento è specifico per ogni strumento finanziario. Qualora il margine non sia mantenuta, la posizione sarà chiusa.
  • Scade giornalmente: qualora uno strumento scada giornalmente, l’orario sarà mostrato qui nel proprio fuso orario. Questo significa che qualsiasi posizione aperta verrà automaticamente chiusa all’ora mostrata.

Come investire in ETF con i CFD senza commettere errori

Le variabili da tenere in considerazione quando si fa trading con gli ETF sono quindi tante ma, per quanto si possa cercare di prevenire tutti gli eventuali problemi, è chiaro che, trattandosi di un investimento, non sia mai possibile avere la certezza matematica dell’assenza di rischi.

E’ per questo motivo che Plus500 offre un servizio di assistenza che fa di questa piattaforma per il trading online, una delle più complete a livello europee. Come specificato sulla stessa piattaforma, infatti, è possibile ricevere assistenza 24/ 7 . L’assistenza su Plus 500 prende varie direttrici.

L’assistenza riguarda problemi di tipo tecnico mentre non contempla eventuali consigli sulle strategie di investimenti con gli ETF. Per questi ultimi, invece, si rimanda ad un approfondimento di tipo personale che certamente non può che far bene per ridurre il rischio perdita che nel caso del trading online è sempre presente.

Trading su ETF – Dove negoziare con i CFD

Plus 500 è solo uno dei broker che permettono di fare trading online sugli ETF. Chiaramente oggi ogni investitore ha la possibilità di scegliere tra varie piattaforme di broker, ciascuna con i suoi vantaggi e i suoi svantaggi, ma tutti perfettamente legali e totalmente affidabili. Ma oltre a Plus 500 quali sono le altre piattaforme su cui è possibile fare trading di CFD sugli ETF? Rispondere a questa domanda significa rispondere all’interrogativo dove si può fare trading di CFD sugli ETF?

eToro

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eToro è il broker numero uno al mondo di social trading. Su questa piattaforma non solo è possibile fare trading in modo tradizionale ma si può anche interagire con gli altri traders. Questo lato social consente di scambiare idee e confrontarsi con gli altri utenti sulla migliore strategia trading da adottare. Per capire come investire con gli ETF su eToro è sufficiente accedere sulla piattaforma e cliccare sulla sezione Mercati.

Su eToro è possibile fare trading di CFD su 53 ETFs. Per ogni strumento disponibile per il trading online, oltre alle solite indicazioni su andamento in tempo reale, prezzo di vendita e prezzo di acquisto, è disponibile anche il “sentiment dei traders”. Di cosa si tratta? Il sentiment altro non è che la tendenza di mercato in quel preciso momento. Il dato è espresso in percentuale e indica quanti traders acquistano e quanti vendono. Per chi vuole investire sugli ETF con il trading di CFD questa informazione è di grande aiuto.

Ma i vantaggi del trading sugli ETS su eToro non si fermano qui. Grazie alla funzione Copy Trader eToro, questo broker permette di copiare i migliori trader eToro. In pratica è sufficiente individuare quei traders che hanno ottenuto i migliori profitti con il trading sugli ETFs e attivare la funzione Copy. Si tratta di una importante possibilità che può essere di grande aiuto sopratutto per i principianti

Per approfondire: recensione eToro

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Come investire in ETF conclusioni

Le strade a disposizione per investire in ETF sono, come visto, tante. In base agli ultimi aggiornamenti sugli investimenti in ETF, c’è stato un significativo calo del ricorso alle banche. La perdita della fiducia verso il settore bancario è alla base della decisione di molti italiani di investire in ETF in altro modo.

Sotto questo punto di vista, il trading di CFD ha mostrato di essere una valida alternativa. Gli spread proposti e l’assenza di spese a titolo di commissione sono un incentivo a negoziare ETF con il trading di CFD. Tra l’altro, grazie alla possibilità di aprire un conto demo gratuito ed avere subito a disposizione tutti i vantaggi di investire in ETF con le piattaforme di trading CFD non sono mai stati tanti.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
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