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Era scontato ma si aspettava l’ufficialità che è arrivata venerdì scorso: l‘assemblea degli azionisti di Fiat ha approvato la fusione trasfrontaliera con Chrysler: in questo modo Fiat sarà incorporata in Fiat Investments che, con il perfezionamento della fusione, diventerà Fiat Chrysler Automobiles, abbreviata in FCA, e diventerà la holding dell’intero gruppo.

La maggioranza dei soci che hanno dato l’ok alla fusione è stato consistente: oltre l’80%  degli azionisti ha votato a favore dell’operazione. Se la fusione verrà perfezionata, la nuova Fiat Chrysler Automobiles avrà sede legale ad Amsterdam e domicilio fiscale a Londra (si veda: Fiat conquista l’intera quota di Chrysler).

Al momento del perfezionamento dell’operazione, tutti gli azionisti di Fiat riceveranno un’azione ordinaria FCA per ogni azione Fiat posseduta alla data della fusione; gli azionisti che non hanno votato positivamente per la fusione, potranno esercitare il diritto di recesso per un periodo di quindici giorni successivi all’iscrizione della delibera dell’assemblea presso il Registro delle Imprese di Torino.

Se la fusione verrà perfezionata, agli azionisti recedenti verranno riconosciuti 7,727 euro per ogni azione Fiat sulla quale è stato esercitato il diritto di recesso. Ovviamente, il diritto di recesso è condizionato al perfezionamento della fusione che, a sua volta, è subordinata all’avverarsi di alcune condizioni previste dal progetto di fusione. Il gruppo ha fissato la cifra di 500 milioni di euro come limite massimo per la liquidazione degli azionisti che eserciteranno il diritto di recesso.

Marchionne ha smentito le voci sulle presunte fusioni con Peugeot e Volkswagen e ha sottolineato il fatto che il gruppo non sta sottovalutando i risultati parzialmente negativi emersi dalla prima semestrale 2014 (si veda: Fiat risultati dei conti del primo semestre 2014) e l’effetto che hanno avuto in borsa.

Il nuovo CdA della società sarà composto da: John Elkann, Sergio Marchionne, Andrea Agnelli, Tiberto Brandolini d’Adda, Ruth J. Simmons, Ronald L.Thompson, Patience Wheatcroft, Stephen M. Wolf e da tre “nuove entrate”: Glenn Earle, Ermenegildo Zegna e Valerie A. Mars.

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