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Per il famoso marchio di piumini si torna a palare di quotazione in Borsa. Il percorso per l’approdo sul listino milanese, ricordiamo, nel 2011 era stato interrotto a seguito dell’entrata di Eurazeo nel capitale della società, anche in considerazione delle difficili condizioni di mercato, nonostante la società avesse già ottenuto il via libera da Borsa Italiana.

L’attuale composizione del gruppo, tuttavia, risulta diversa da quella di qualche anno fa. Moncler si è infatti divisa in due, contrapponendo il settore del lusso, rappresentato appunto da Moncler, a quello casual, rappresentato dalla neocostruita Sportswear Industries, che racchiude i marchi Henry Cotton’s, Marina Yachting e Coast Weber & Ahaus, oltre alla licenza 18Crr81 Cerruti.

In particolare, per Sportswear Industries si parla di una cessione, anche parziale, per la quale pare ci siano già dei potenziali acquirenti, mentre per Moncler, come già anticipato, la strada che si intende percorrere è quella dell’Ipo, che secondo quanto riportato da alcune fonti dovrebbe avvenire entro i prossimi 12 mesi, in particolare si parla della finestra di fine novembre o, nella peggiore delle ipotesi, di quella di fine febbraio.

Moncler non ha ancora comunicato i risultati realizzati nel corso del 2012, che però stando alle indiscrezioni dovrebbero essere stati migliori delle aspettative. Nel corso dei primi sei mesi dell’anno i ricavi del gruppo erano stati pari a 225 milioni di euro, ossia il 19% in più dello stesso periodo del 2011, con una crescita del 38% a 155 milioni di euro del solo marchio Moncler. Il margine operativo lordo era risultato ion crescita del 30% a 39 milioni di euro, mentre l’indebitamento netto del semestre era pari a 295 milioni.

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