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UnipolSai nel corso della giornata di ieri ha lanciato un bond perpetuo subordinato per un ammontare complessivo di 750 milioni di euro. Si tratta del primo bond di questo tipo emesso da una società italiana.

Il bond, richiamabile dopo il decimo anno di vita, paga una cedola a tasso fisso del 5,75% fino al decimo anno, dopodiché pagherà una cedola variabile e parametrata al tasso Euribor a 3 mesi, maggiorato di uno spread pari a 518 punti base. Le richieste ricevute sono state di oltre 2,2 miliardi, di cui il 70% ha riguardato richieste di investitori stranieri.

Il bond, ricordiamo, rientra nella componente patrimoniale core della società, pertanto è conteggiabile nel margine di solvibilità Solvency I. I proventi, ha spiegato UnipolSai, saranno utilizzati in larga parte per rimborsare anticipatamente i prestiti subordinati erogati in passato da Mediobanca, pari a circa  a 1,4 miliardi di euro. Questo in virtù della necessità di rispettare le condizioni poste dall’Antitrust per il via libera all’integrazione con il gruppo FonSai, che ricordiamo aveva chiesto ad Unipol di provvedere a ridurre la sua esposizione finanziaria verso Mediobanca.

Sempre ieri, dopo la notizia dell’emissione del bond perpetuo da parte di UnipolSai, Moody’s ha attribuito all’emissione obbligazionaria rating Ba2, ovvero una valutazione di tre livelli sotto il rating assegnato a UnipolSai. Questo perchè, ha spiegato l’agenzia di rating statunitense, la valutazione di UnipolSai riflette, tra gli altri fattori, la subordinazione junior delle obbligazioni e i meccanismi del coupon che prevedono il possibile rinvio del pagamento degli interessi in presenza di alcune specifiche condizioni.

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