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Sul mercato obbligazionario sono presenti BOT molto particolari. Si tratta di titoli a sei mesi (BOT semestrali) che presentano un rendimento negativo e parallelamente una buona domanda. Come certamente avranno capito coloro i quali sono soliti investire in titoli di stato, ci stiamo riferendo ai BOT semestrali scadenza maggio 2020.

BOT semestrali

Questi titoli sono molto interessanti anche se la maggior parte degli investitori si è come dimenticata della particolarità di questo prodotto. I BOT a sei mesi scadenza maggio 2020 saranno i protagonisti di questo post.

Per evitare confusione e mettere ben in chiaro quello di cui stiamo parlando, facciamo una piccola premessa.

Il BOT a sei mesi scadenza maggio 2020 sono titoli di puro sconto ossia sono titolo zero coupon che non hanno cedole. Il codice ISIN è: IT0005389587.

Trattandosi di titoli privi di cedole il rendimento di questo BOT deriva dalla differenza tra prezzo di emissione e il valore di rimborso.

Alla luce di tale caratteristica in condizioni di mercato normali, il prezzo del BOT a sei mesi scadenza maggio 2020 dovrebbe essere più basso di 100. Questo vale solo in teoria poichè è da tempo che tale principio non si materializza.

Per quello che riguarda il titolo oggetto di questo post, in tanti sono rimasti quasi sorpresi dal fatto che il BOT a sei mesi scadenza maggio 2020 abbia incontrato una domanda molto forte. Tutti i 6,5 miliardi di euro messi in asta sono stati piazzati presso gli investitori. Questo dimostra che il pubblico, nonostante i BOT non siano più redditizi come una volta, continuino a comprare questo prodotto.

BOT a sei mesi scadenza maggio 2020: risultati asta

Non è possibile capire la particolarità dei BOT a sei mesi scadenza maggio 2020, senza esaminare quello che è stato il risultato del loro collocamento. Le richieste del BOT a 6 mesi state pari a 1,51 volte la quantità offerta. La domanda, infatti, si è attestata a quota 9,83 miliardi.

Il dato è positivo ma è comunque in calo rispetto al precedente collocamento. Nell’asta precedente, infatti, il rapporto tra domanda del mercato e offerta del Tesoro era arrivato a ben 1,64 volte.

In sintesi: la domanda del BOT semestrale scadenza maggio 2020 è stata positiva ma nel collocamento precedente l’appeal era stato anche maggiore come possiamo vedere dalla comparazione del rapporto di copertura.

BOT semestrali scadenza maggio 2020: rendimento

BOT semestrali rendimento

Quando valutiamo un BOT, di qualsiasi durata, è al rendimento che è necessario andare a guardare. Nel nostro caso specifico, a causa dell’alto prezzo di aggiudicazione, il BOT a sei mesi offre un rendimento negativo. C’è un dato che che più di tutti è eloquente e significativo. Chi si è aggiudicato il titolo in asta ha sborsato 100,109 euro a fonte di un valore di rimborso di 100.

Il rendimento lordo del BOT a sei mesi scadenza 2020 è pari a -0,215%. Se consideriamo che è presente anche la commissione bancaria dello 0,1%, allora il rendimento netto scende a -0,412%.

Per conoscere il metodo per calcolare il rendimento rinviamo alla nostra guida su come si calcola il rendimento BOT.

BOT semestrali: chi li compra?

Pensare che ci siano tanti investitori che, nonostante queste caratteristiche, non abbiano alcun genere di problema a comprare BOT e ad investire in BOT, fa sorgere qualche domanda. Insomma i rendimenti che scaturiscono dai collocamenti sono così bassi eppure si continua tranquillamente a comprare questo genere di titoli di stato. Ovviamente non tutti comprano BOT con rendimento negativo. Gli acquirenti delle aste, infatti, sono per la quasi totalità dei casi, banche e istituti finanziari.

Le banche continuano ad investire in BOT fregandosene dei rendimenti negativi perchè guadagnano con il differenziale tra il rendimento negativo e quello della BCE che è ancora più basso rispetto a quello emerso dal collocamento dei BOT semestrali scadenza 2020.

Se non ci fossero le banche, che ovviamente investono per puro vantaggio loro, sarebbe difficile trovare gente disposta ad investire in BOT. La verità è che a parte le banche nessuno investe in BOT.

Come sono lontani quei tempi (correva l’inizio degli anni Novanta) quando i BOT avevano un rendimento del 10% e tutti gli italiani erano in fila a comprare questi titoli.

In conclusione: forse non sai che i BOT con rendimento negativo sono un qualcosa che non sta nè in cielo e nè in terra e che, prima o poi, la lunga mano del mercato interverrà per porre fine a questa situazione paradossale.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
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