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Enel ha lanciato ieri un’emissione obbligazionaria destinata agli investitori istituzionali che ha avuto ad oggetto il collocamento di due tranche di obbligazioni convertibili denominate in euro e in sterline aventi una durata media di 60 anni. Nell’ambito di tale operazione il colosso energetico ha collocato titoli per un ammontare complessivo di 1,7 miliardi di euro, a fronte di richieste complessive per 6,5 miliardi di euro.

Nel dettaglio, sono stati collocati 1,25 miliardi di euro di bond con scadenza 10 gennaio 2074 ad un prezzo di 98,956, con cedola fissa annuale del 6,50% fino alla prima data di rimborso anticipato prevista il 10 gennaio 2019, dopodiché il tasso applicato sarà pari all’Euro Swap Rate a 5 anni a cui bisognerà aggiungere un margine, detto spread, di  524,20 punti base. A partire dal 10 gennaio 2024 ci sarà un ulteriore aumento del tasso di interesse di 25 punti base, mentre a partire dal 10 gennaio 2039 sarà applicato un aumento di ulteriori 75 punti base.

In aggiunta ai titoli con scadenza gennaio 2074 sono stati collocati 400 milioni di sterline di bond con scadenza 10 settembre 2075 a un prezzo di 98,698, con cedola fissa annuale del 7,75% fino alla prima data di rimborso anticipato prevista il 10 settembre 2020, dopodiché il tasso applicato sarà pari al GBP Swap Rate a 5 anni incrementato di un margine di 566,2 punti base a cui bisogna aggiungere un successivo aumento del tasso di interesse di 25 punti base a partire dal 10 settembre 2025 e di ulteriori 75 punti base a partire dal 10 settembre 2040.

Ai due bond, la cui emissione ricordiamo rientra nell’ambito delle misure destinate al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria, è stato assegnato rating provvisorio pari a BB+ da parte di Standard & Poor’s, a Ba1 da parte di Moody’s e a BBB- da parte di Fitch.

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