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Gli analisti di Morgan Stanley in un recente report hanno indicato le azioni Eni tra quelle su cui, secondo la loro analisi, vale la pena investire a fronte di alcune caratteristiche, tra cui l’elevata capacità di generare cash flow nei prossimi cinque anni, maggiore rispetto a quella dei suoi principali competitor, unita alla capacità di incrementare la produzione ad un livello in linea con la media del settore.

Gli esperti della banca d’affari statunitense sottolineano inoltre che il titolo ha un roce (return on capital employed), ossia un ritorno sul capitale impiegato, del 17,3% e un rendimento del dividendo (dividend yield) fra i più elevati del mercato italiano, intorno al 5,6%.

Nelle scorse settimane, ricordiamo, Eni ha pubblicato i risultati realizzati nel corso del primo trimestre del 2013, archiviato con ricavi in calo del 6% a 31,16 miliardi di euro, un utile operativo adjusted di 3,79 miliardi di euro (-39,2%) e un utile netto adjusted di 1,43 miliardi di euro (-41,8%).

Dopo la pubblicazione dei risultati realizzati nel corso dei primi tre mesi dell’anno, l’amministratore delegato della società del cane a sei zampe, Paolo Scaroni, ha fornito previsioni riguardanti il dividendo 2014, relativo all’esercizio 2013, affermando che dovrebbe essere pari complessivamente (acconto e saldo) a 1,1 euro per azione.

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