Eni ha vinto concessione in Croazia per nuove esplorazioni petrolifere
Eni è tra le società che hanno vinto in Croazia la concessione per le prime esplorazioni petrolifere nell’Adriatico. Il governo di Zagabria ha fatto sapere ieri di aver concesso i permessi esplorativi per petrolio e gas a tre gruppi, con il fine di rendere la Croazia un nuovo e importante fornitore di energia.

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Se nei giorni scorsi Eni ha ceduto la quota in South Stream a Gazprom, dopo l’interruzione del progetto, oggi è arrivata la notizia della nuova assegnazione in Croazia. Le aste per l’assegnazione delle licenze hanno attirato l0interesse di sei candidati e il governo croato ha assegnato dieci permessi esplorativi a due consorzi e al gruppo Ina.
Il consorzio costituito da Eni e da Medoilgas ha ottenuto un permesso, mentre quello composto dalla società texana Marathon Oil e dall’austriaca Omv ne ha vinti sette; le altre due licenze sono state assegnate al gruppo Ina, società di proprietà del governo croato e dell’ungherese Mol.
Il ministro dell’economia croato, ha affermato che il valore previsto per gli investimenti nelle attività di esplorazione e perforazione si aggira attorno ai 523 milioni di euro; la fase di esplorazione dovrebbe durare cinque anni e i i contratti dovrebbero essere firmati entro il prossimo 2 aprile.
Il condizionale è, però, d’obbligo; nonostante il progetto aspiri a far diventare il Paese, tra l’altro in recessione da sei anni, un centro di distribuzione di energia della regione con un gas che dovrebbe essere più economico, è fortemente ostacolato dagli ambientalisti che giudicano il progetto pericoloso anche per l’industria del turismo, sicuramente uno dei settori più proficui del Paese.
Il ministro dell’economia ha ammesso che al momento non sono stati fatti studi circa l’impatto ambientale del progetto, ma ha assicurato che i consorzi impegnati nell’esplorazione dovranno rispettare norme molto rigorose dal punto di vista ambientale.
La notizia ha portato della vittoria di Eni nella gara ha fatto chiudere al titolo la prima seduta dell’anno con un rialzo dello 0,55% a 14,59 euro.
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